domenica, agosto 02, 2015

IL CARATTERE DELLA BIOMUSICA E TRE DESIDERI

per Mario Corradini
Nel tempo trascorso da quando incominciamo la diffusione della Biomusica, abbiamo realizzato molte cose. Si sono avvicinati molti amici e altri non sono più con noi. Ora possiamo vedere quello che si è sedimentato da tutta questa esperienza. E, secondo me, il risultato è veramente buono, bello e utile. Per questo credo conveniente definire alcune caratteristiche che, da qui in poi, dovremmo tenere in considerazione.
Inizialmente la Biomusica è stata divulgata sotto il suo aspetto tecnico. Mi sono sforzato personalmente nel fatto che fossi così presa, cioè, come una semplice tecnica che lavora sul corpo, l’emozionalità e l’energia umana. Abbiamo cercato di evitare ogni connotazione filosofica, mistica, psicologica o esclusivamente commerciale e di mantenerci neutrali a ogni influenza o tendenza. Nonostante ciò, oggi si può vedere che sono stati i fatti stessi a definire il profilo della Biomusica.
Lavoriamo in diversi paesi, con lingue, abitudini e idiosincrasie differenti e possiamo osservare che le applicazioni della Biomusica sono eclettiche, che le nostre tecniche si usano in ospedali, centri di salute mentale, scuole, università, con persone della chiamata terza età, con persone diversamente abili e tante aree sociali, senza trascurare l’ambito delle persone normodotate. Per questo, in questa valutazione, inseriamo la possibilità di usare la Biomusica come sostegno nello sviluppo personale, con l’obiettivo di aumentare la qualità della vita e favorire la ricerca spirituale.
Esistono, allora, caratteristiche che si manifestano nell’azione pratica e che possiamo condensare in tre caratteri che definiscono la nostra tecnica: il carattere multiculturale, il sociale e l’evolutivo.
In queste tre parole possiamo marcare le basi per il “movimento della Biomusica”: la multiculturalità dei suoi obiettivi, la socialità della sua applicazione e il carattere evolutivo delle sue fondamenta.
 
Possiamo azzardare, allora, questa definizione: Biomusica è l’utilizzo del suono con obiettivi evolutivi, i quali possono essere aiutati tramite i processi terapeutici. Processi terapeutici sono tutti i sentieri della prevenzione, educazione, riabilitazione e dello sviluppo personale che contribuiscono alla crescita, e considerano l’individuo, un essere in costante evoluzione. Non dobbiamo subordinare l’aspetto evolutivo al terapeutico, bensì al contrario: l’evoluzione personale comprende, tra altre cose, l’aspetto terapeutico, perché non c’è vera terapia se, nello stesso tempo non avviene un salto in avanti verso l’evoluzione personale. 

Per questo e per tutto quello dettagliato in precedenza, posso finire con tre desideri:
  • Il primo: che il carattere multiculturale sia diffuso e si aprano nuove città e paesi.
  • Il secondo: che il carattere sociale sia sottolineato con l’accento nell’azione di servizio.
  • Il terzo (anche se forse sia il più importante): che il carattere evolutivo sia l’asse di ogni intervento pratico, di tutta la formazione e di ogni strategia di lavoro.
Propongo che questi concetti siano portati in ogni sguardo su di noi, sugli altri e sul mondo.

1 commento:

50 aniversario Egresados EAS ha detto...

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